La relazione tra un bambino e il suo peluche è molto preziosa per il suo corretto sviluppo, in quanto dona una maggiore sensazione di sicurezza. Nel corso dell'infanzia infatti i più piccoli percepiscono il giocattolo non solo come un ottimo mezzo per addormentarsi più facilmente, ma soprattutto vedono un compagno di gioco in grado di ascoltarli e consolarli.
Sono dei pupazzi che consentono di gestire meglio le loro emozioni e, quando necessario, di sostenerli nell'apprendimento al fine di renderli indipendenti nelle giuste fasi.
Il peluche viene visto dal bambino come un vero e proprio amico, pertanto ha dei sentimenti ed è al pari di un essere vivente. Nel corso dell'addormentamento l'oggetto, di qualsiasi forma o aspetto, può aiutare a congedarsi dall'intera giornata e riposarsi per quella successiva.
Questi articoli sono capaci di fornire sicurezza e calore, facendo sì che avvenga il passaggio dal giorno alla notte senza che si impieghi troppo tempo per dormire.
La relazione tra peluche e bambino risulta inoltre fondamentale in quanto tale elemento serve per consentire il trasferimento di tutte le esperienze di vita. Funge anche da consolatore, figura essenziale per un corretto processo d'identità, oltre alla consolidazione e riflessione sulle varie regole che gli vengono date.
I pupazzi non sono ottimi solo per aiutarli a dormire ma anche e soprattutto durante i momenti che rappresentano sfide particolarmente speciali: sono infatti adeguati per rivivere l'esperienza passata e stimolare uno sviluppo.
Questo compagno di giochi è sempre presente nel corso delle routine quotidiane del bambino, dalle vacanze alla classica visita dal medico.
Può aiutare nel creare una connessione simbolica con la propria casa e talvolta, in assenza della madre, è visto come un vero e proprio sostituto al quale può attribuire le caratteristiche delle quali necessita.
Cosa rappresenta il peluche per i bambini e perché regalarlo
E' bene sottolineare che per i bambini il loro peluche è di fondamentale importanza nell'arco della giornata e della notte. Questo è dato anche dalla presenza della paura, un sentimento molto complesso e scritto nel patrimonio genetico di qualsiasi essere vivente.
Tale sensazione solitamente viene percepita dagli adulti e dai più piccoli in caso di pericolo, precisamente quando lo stesso organismo cerca di proteggersi. La paura innata viene elaborata e sperimentata in maniera molto differente a seconda della persona, ed è appunto presente sia negli adulti sia nei bambini.
Precisamente, questi ultimi possono provarla nelle situazioni che per il genitore sono normali e quindi potrebbero risultare poco significative o ingiustificate. Il peluche invece aiuta ad alleviare tale sentimento o far distrarre il bambino.
Questo compagno è fondamentale per non farlo sentire solo: i più piccoli infatti tendono ad avere paura della solitudine in quanto sono costantemente in contatto con la mamma, e soprattutto in tenera età ne temono la separazione netta ed eterna.
Essi soffrono la solitudine soprattutto al buio, e quindi durante la notte. Questo sentimento risulta del tutto normale e può essere superato grazie alla compagnia del peluche, il quale può alleviare fino a far gradualmente scomparire la sensazione di insicurezza percepita.
Questo passaggio può sembrare di poco conto ma in realtà è fondamentale proprio perché determina la crescita di adulti sereni.
Le paure e ansie nel bambino sono frequenti durante la notte e vengono causate dalle sue credenze riguardo i mostri, oppure da rumori forti e ombre, che possono prendere determinate forme che lo fanno sentire insicuro.
I genitori durante la notte sono lontani dal loro figlio e lui dorme da solo nella sua stanza, per questo è importante un amico, ossia il suo peluche.
Quest'ultimo riesce a farlo crescere positivamente e promuovere un equilibrio psicologico, soprattutto quando ha la sua prima stanza e deve necessariamente dormire da solo. Nel corso della fase di cambiamento è fondamentale che sia quanto più sereno possibile, e oltre alla presenza del cuscino giocattolo o cuscino ricamato, è possibile prendere ulteriori accorgimenti.
Nello specifico si può optare per l'utilizzo di una semplice lucetta finalizzata a rendere la stanza meno buia ma sufficiente per garantire il sonno, oppure lasciare la porta del tutto spalancata per rassicurare il bambino.
Il peluche scelto da quest'ultimo può avere qualsiasi forma o caratteristica ed è anche noto come un vero e proprio oggetto transizionale, utilizzato per far associare ad esso la figura della mamma o quella di riferimento.
I più piccoli possono quindi riversare tutte le emozioni non solo su un orsacchiotto, ma anche su dei cuscini artigianali o dei cuscini fatti a mano dalla mamma. In qualsiasi caso, questi sono utili per il riposo nelle ore in cui sono necessariamente distaccati dalla figura genitoriale.
Quali sono i benefici di un peluche
Per il bambino un peluche che gli tenga compagnia nel corso delle giornate e delle notti è un grande beneficio da più punti di vista.
Innanzitutto il suo cuscino peluche sarà un vero e proprio compagno inseparabile: secondo svariate ricerche infatti la sua presenza riesce a garantire un maggior apprendimento scolastico e incentiva la lettura.
Inoltre tali oggetti diventano anche protagonisti dei racconti di fantasia dei bambini in tenera età, oltre che degli amici con i quali i bambini amano raccontare fiabe e parlare.
A proposito della lettura, un vantaggio da sottolineare nell'avere un pupazzo sta proprio nell'incentivo di quest'attività.
Nello specifico, questo dettaglio è stato sottolineato con una ricerca giapponese dove delle persone travestite da giocattoli hanno letto ai bambini delle storie fino a farli addormentare.
Quando questi ultimi si sono risvegliati hanno dimostrato un maggior interesse nella lettura dato che i loro compagni preferiti le hanno lette a loro volta.
Se questo comportamento viene ripetuto, soprattutto all'interno delle scuole e in tenera età, i più piccoli si mostrano già interessati alla lettura. Oltre al metodo utilizzato nella ricerca appena citata è sufficiente mostrare delle immagini di peluche impegnato nella lettura di un libro per incuriosire il proprio figlio.
Sono presenti dei vantaggi per quanto riguarda la sua creatività e socializzazione.
Il suo compagno di giochi infatti non porta dei grandi benefici solo durante la notte ma anche in pieno giorno, e più nello specifico nell'apprendimento.
Quando i bambini sono nella loro fase più creativa e fantasiosa infatti l'orsacchiotto o il cuscino ricamato diventa il loro migliore amico e, soprattutto in assenza di sorelline o fratellini, la creatività e la socializzazione crescono. Il valore della relazione viene esaltato dalla presenza del peluche e il bambino riesce anche a prendere più consapevolezza della responsabilità verso un altro essere, in quanto tiene tanto al suo peluche e se ne cura ogni giorno.
Quando è il momento di allontanarsi dal peluche
Per i genitori che si chiedono quando sia l'età o il momento giusto per riuscire a distaccare il proprio bambino dal peluche, è bene tenere presente che quest'ultimo è noto come un oggetto importantissimo e transizionale per lui. Viene infatti utilizzato in primo luogo come figura sostitutiva della mamma e di supporto in vari momenti della giornata.
Secondo il psicoanalista e pediatra Winnicott nel corso del tempo questo oggetto di attaccamento scompare: non viene nè rimpianto nè dimenticato.
Automaticamente infatti riesce a superare questo legame simbiotico con il suo peluche, per questo è altamente consigliato ai genitori di non forzare tale momento. Deve essere svolto dal bambino in completa autonomia quando avrà luogo la prossima fase di crescita.
I piccoli stessi riescono infatti a percepire quando è il momento giusto di non essere più accompagnati dal loro peluche.
Una volta arrivati a tale fase si raccomanda ai genitori di conservarlo con cura come l'oggetto prezioso che è stato: infatti possono presentarsi dei momenti in cui il bambino può avere delle crisi e necessitare nuovamente del suo amico.
Normalmente l'oggetto transizionale in questione viene utilizzato per un massimo di 4-5 anni, anche se vi sono delle eccezioni. Se passa più tempo è bene che i genitori intervengano e spieghino con calma che un distacco dal loro compagno è necessario. Se questo comportamento prosegue una volta superati i 7-8 anni oppure l'atteggiamento con il peluche è particolarmente morboso si consiglia il consulto con uno specialista, come uno psicologo.